Leggende indiane sulle origini della yerba mate, la bevanda degli antichi dei

Il culto della yerba mate in Sud America è emerso secoli fa e ancora oggi la bevanda è considerata dalle popolazioni locali come parte della loro vita quotidiana. Si sa che i primi scopritori e utilizzatori di yerba mate furono gli indiani Guaranì, molto prima dell'arrivo dei colonizzatori per diffondere il cristianesimo tra gli indigeni. Oggi è difficile stabilire quando siano state scoperte esattamente le proprietà della yerba mate, ma è certo che la pianta divenne molto importante per gli indios. Così importante che il momento della sua scoperta si rifletteva in storie tramandate di generazione in generazione. Oggi queste leggende si mescolano e ogni versione è leggermente diversa, a seconda di chi la racconta. Cercheremo di presentarvene alcune.

La leggenda dell'inizio della yerba mate - il conflitto tra due fratelli Tupi e Guarani

Gli abitanti originari del Sud America erano molto religiosi. La loro vita era quasi impregnata di religione. Credevano che il mondo circostante fosse abitato da esseri soprannaturali. Credevano anche che i loro antenati provenissero da una terra lontana, al di là dell'oceano. La terra d'America si rivelò un luogo ideale per il loro insediamento. Sebbene il terreno fosse pericoloso e completamente sconosciuto per loro, grazie al duro lavoro e agli sforzi compiuti riuscirono presto a stabilire una nuova civiltà. Due fratelli, Tupi e Guarani, iniziarono a competere per la leadership. Una delle leggende narra che il conflitto fu causato dalle loro mogli che litigavano per un pappagallo colorato. Di conseguenza, la popolazione si divise in due tribù, che presero il nome dei due fratelli. La tribù Tupi era molto impulsiva. La popolazione si dedicava alla caccia e conduceva uno stile di vita nomade. Gli abitanti della tribù Guarani erano più pacifici e timorosi di Dio. Secondo la tradizione dei loro padri, coltivavano la terra. Attendevano l'arrivo di Pa'i Shume, un dio con gli occhi azzurri e la pelle pallida, che sarebbe venuto a insegnare loro come coltivare le piante che crescevano intorno a loro per farle fruttare. Avrebbe anche rivelato le proprietà segrete di queste piante, tra cui l'ilex paraguariensis, che i Guarani non conoscevano in precedenza.

La leggenda degli indiani Yarii e Yara, custodi della sacra pianta di yerba mate

Esiste un'altra leggenda legata all'origine della yerba mate e alla figura del dio Pa'i Shume. Arrivati in una nuova terra, gli indiani Guarani non sapevano come coltivare le piante che crescevano nella foresta selvaggia. Nonostante i loro sforzi, dopo pochi anni la terra divenne sterile e dovettero trasferirsi in un nuovo luogo, portando con sé tutti i loro averi e spesso esponendosi ai pericoli che si nascondevano nella giungla. Lo stile di vita nomade era problematico. Durante uno dei loro viaggi, un indiano vecchio e malato di nome Yarii si indebolì e decise di restare, lasciando la sua tribù e condannandosi alla solitudine. La sua fedele e bellissima figlia Yara rimase con lui. Era la più giovane della tribù e desiderava molto continuare a vagare con i suoi amici, ma allo stesso tempo amava troppo suo padre per lasciarlo. Costruirono una capanna nella giungla e vissero in solitudine, prendendosi cura l'uno dell'altra. Un giorno si presentò al loro rifugio un misterioso visitatore: uno sciamano dalla pelle pallida e dagli occhi azzurri e brillanti. Era Pa'i Shume. Yarii e Yara ospitarono il nuovo arrivato come meglio poterono e, in segno di gratitudine, egli donò loro una pianta, la sempreverde Caa' Mate. Spiegò loro come curarla, lavorarla e consumarla, in modo da non dover più cambiare luogo di residenza. Il Caa' Mate, noto come yerba mate, divenne un simbolo di ospitalità e amore, e Yarii e Yara divennero i custodi della pianta sacra. Un infuso di foglie di questa pianta restituì la salute al vecchio indiano che, insieme alla figlia, si mise in viaggio per raggiungere la propria tribù e trasmettere le conoscenze ricevute dal dio.

La leggenda delle dee che donarono la yerba mate agli indiani

Un'altra leggenda narra che la yerba mate fu un dono delle dee della luna e della nuvola. Yarí, la dea della luna, osservava dall'alto ciò che Tupá, la divinità suprema nelle credenze degli indiani Guaraní, aveva creato. Yarí ammirava le foreste, la vegetazione lussureggiante e gli animali che camminavano sulla terra. Voleva vedere tutto da vicino, così decise di scendere a terra. Convinse Arai, la dea delle nuvole, a compiere il viaggio. Scesero sulla Terra sotto forma di bambine. Mentre vagavano nella giungla, un enorme giaguaro emerse dai cespugli e attaccò le ragazze-dee. Le ragazze chiusero gli occhi per l'orrore e quando li riaprirono l'animale giaceva a terra con una freccia conficcata. Furono salvate da un indiano che viveva nelle vicinanze con la sua famiglia. Le dee, volendo ringraziarlo per aver salvato loro la vita, fecero addormentare tutta la famiglia con i loro poteri magici. Mentre gli indiani dormivano, le dee piantarono i semi di una pianta misteriosa davanti alla loro casa. Al mattino, i semi si trasformarono in una pianta da cui l'indiano e la sua famiglia ricavarono una bevanda ed eseguirono per la prima volta il rituale della yerba mate.